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IL TEMPIO DEL LOTO
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Comunità Buddhista Mahayana
La Presa di Rifugio
Presa di rifugio nei Tre Preziosi Gioielli
Prendere formalmente rifugio nei Tre Preziosi Gioielli è un passo fondamentale per ogni buddhista, poiché rappresenta un impegno profondo verso la via della liberazione e dell'illuminazione. Questa cerimonia, che può avvenire anche a distanza, è officiata da un Ministro ordinato, il cui lignaggio crea una connessione diretta con il Buddha e i suoi autentici insegnamenti. Questa continuità è essenziale, poiché garantisce che la pratica rimanga fedele agli insegnamenti originali, trasmessi attraverso generazioni di praticanti.
I Tre Gioielli sono:
Il Buddha: non solo il fondatore del Buddhismo, ma anche il simbolo della realizzazione del potenziale umano. La figura del Buddha rappresenta la possibilità di ogni individuo di raggiungere l'illuminazione attraverso la propria pratica e intuizione. Riconoscere il Buddha come rifugio significa accettare la propria capacità di trasformazione e crescita.
Il Dharma: gli insegnamenti del Buddha, che offrono una guida per comprendere la realtà e superare la sofferenza. Il Dharma include le Quattro Nobili Verità e l'Ottuplice Sentiero, strumenti fondamentali per navigare nella vita e per sviluppare saggezza e compassione. Prendere rifugio nel Dharma implica un impegno personale a studiarlo, comprenderlo e applicarlo nella propria vita quotidiana.
Il Sangha: la comunità di praticanti, che fornisce sostegno e ispirazione. Il Sangha non è solo un gruppo di persone, ma un ambiente in cui si coltiva la pratica collettiva e si condividono esperienze. Riconoscere il Sangha come rifugio significa impegnarsi a partecipare attivamente alla comunità, condividendo sia le gioie che le sfide del cammino spirituale.
I Cinque Precetti
Dopo aver preso rifugio, è essenziale rispettare i cinque precetti, che fungono da linee guida etiche per una vita consapevole e armoniosa. Essi sono:
Non uccidere: rispettare la vita in tutte le sue forme e promuovere la compassione.
Non rubare: riconoscere il diritto degli altri e coltivare l'integrità.
Non commettere atti sessuali scorretti: praticare la responsabilità nelle relazioni interpersonali, questo a prescindere dal genere o dal proprio orientamento. Nell’ottica dell’equanimità professata dal Buddha ogni persona, senza distinzione può essere un bravo praticante. Questo precetto ci chiede solo di coltivare una vita sessuale responsabile e rispettosa.
Non mentire: coltivare la verità e la trasparenza, contribuendo alla fiducia reciproca.
Non usare sostanze intossicanti: mantenere la lucidità mentale e la consapevolezza, essenziali per la pratica. Questo non vuol dire che è vietato, per fare solo un esempio, bere sostanze alcoliche. Semplicemente ci invita ad assumerle con una certa moderazione, per far sì che la nostra mente non venga completamente obnubilata a tal punto da perdere il controllo su di essa e sulle nostre azioni.
Questi precetti non sono vincoli rigidi, ma piuttosto orientamenti per sviluppare una vita etica e significativa, facilitando il progresso spirituale e contribuendo al benessere della comunità.
Le Sei Paramita
In aggiunta ai Tre Gioielli e ai cinque precetti, le sei Paramita giocano un ruolo fondamentale nel percorso di crescita spirituale. Esse sono:
Generosità (Dana): praticare la generosità senza attaccamento, aprendosi al mondo e condividendo ciò che si ha. La generosità non si limita solo a donazioni materiali, ma include anche tempo e attenzione.
Disciplina (Sila): mantenere la moralità e i precetti, creando una base solida per la propria pratica. La disciplina aiuta a coltivare la stabilità mentale e la chiarezza.
Pazienza (Kshanti): accettare le difficoltà con calma e comprensione, sviluppando resilienza e tolleranza. La pazienza è fondamentale per affrontare le sfide della vita con serenità.
Sforzo (Virya): impegnarsi attivamente nella pratica e nel miglioramento personale, superando l'inerzia e la procrastinazione. Uno sforzo costante è essenziale per la crescita spirituale.
Meditazione (Dhyana): sviluppare la concentrazione e la consapevolezza, permettendo di esplorare la propria mente e realizzare la tranquillità interiore. La meditazione è il cuore della pratica buddhista.
Saggezza (Prajna): coltivare la comprensione profonda della realtà, discernendo ciò che è utile da ciò che non lo è. La saggezza guida le azioni e le decisioni quotidiane, portando a una vita più significativa.
Queste Paramita non solo guidano il praticante nel suo cammino, ma rappresentano anche qualità essenziali per progredire verso l'illuminazione. Ogni Paramita è interconnessa e contribuisce a un approccio olistico alla pratica buddhista.
La Pratica Quotidiana
È di fondamentale importanza per un praticante buddhista ricordarsi di prendere rifugio nei Tre Gioielli almeno tre volte al giorno. Questo atto può essere compiuto di fronte a un altare, a un'immagine o a una statua del Buddha, preferibilmente consacrata. Tale pratica non solo rinforza l'impegno spirituale, ma serve anche come fonte di ispirazione e motivazione. Ricordarsi di prendere rifugio ogni giorno aiuta a mantenere viva la connessione con gli insegnamenti e a rimanere focalizzati sul proprio cammino.
Richiesta di Presa di Rifugio
Per coloro che desiderano intraprendere questo importante passo, è possibile richiedere la presa di rifugio nei Tre Gioielli scrivendo un'email cliccando sulla busta sottostante
La segreteria inoltrerà la richiesta a uno dei nostri Ministri, il quale vi contatterà, sempre via mail per concordare un breve colloquio telefonico. Durante questo colloquio, si stabiliranno il giorno e gli orari più consoni per la cerimonia vera e propria. Questo processo garantisce che ogni aspirante praticante riceva l'attenzione e il supporto necessari per iniziare il proprio viaggio spirituale.
Conclusione
In conclusione, il rifugio nei Tre Gioielli, accompagnato dall'osservanza dei cinque precetti e dalla pratica delle sei Paramita, costituisce il fondamento della vita buddhista. Questi elementi lavorano insieme per guidare il praticante verso una vita di saggezza, compassione e realizzazione, facilitando il percorso verso l'illuminazione e la liberazione dalla sofferenza. Attraverso la pratica quotidiana e l'impegno, ogni buddhista può trasformare la propria vita e contribuire al benessere del mondo.
Namo Gurube
Namo Buddhaya
Namo Dharmaya
Namo Sanghaya